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- Gen, 19, 2024
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Lasciando il centro del paese, da Via Marconi si prosegue su Viale Regina Margherita, così chiamato in onore della Regina Margherita di Savoia, che visitò Capodimonte il 15 aprile 1903. Il viale costeggia l’incantevole spiaggia di Capodimonte (nota come “le Pioppe”), che si estende per oltre due chilometri lungo la costa meridionale del lago. Un’ampia area di verde pubblico, chiamata “La Bannita”, è orlata da alti e rigogliosi pioppi, olmi, tigli e grandi platani (piantati all’inizio del ‘900), offrendo un gradito riparo ai villeggianti durante i caldi mesi estivi.
Di questo viale alberato, così bello ed esteso, si parlava già in alcune cronache quattrocentesche. Papa Pio II, nei suoi Commentarii, che ricordano la sua visita a Capodimonte nel 1462, ne apprezzava le deliziose ombre offerte ai passanti durante l’estate. Anche il Podestà Benedetto Zucchi, nel 1630, ne esaltava la bellezza: «Vi è uno stradone alla riva del lago verso ponente, che dura un miglio, tutto piano, adornato qua e là di salici, pioppi e gelsi, di assai bella veduta, e spesso portandovisi, sempre vi si può passeggiare all’ombra».
La sabbia della spiaggia, di origine vulcanica, è scura e fine. Lungo il viale si trovano numerosi chioschi, ristoranti, bar, pizzerie, stabilimenti balneari, aree giochi per bambini, un campeggio, e servizi di noleggio barche, pedalò e canoe. Durante l’estate, serate musicali e manifestazioni di ogni genere animano il soggiorno di turisti e vacanzieri.
Nelle altre stagioni, quando i villeggianti sono ripartiti, i Capodimontani possono godere della tranquillità del luogo e ammirare i suggestivi colori del lago, passeggiando lungo il vialetto serpeggiante. Percorrendo a piedi o in bicicletta la lunga passeggiata, si può incontrare una magnifica colonia di oche canadesi, che, pur non essendo autoctone, hanno trovato qui un habitat ideale. Questa specie, originaria del Canada, fu introdotta in Europa tra il XVI e XVII secolo per soddisfare il gusto dell’esotico, che in quel periodo aveva pervaso il vecchio continente. Ogni sera, al tramonto, le oche prendono il volo per dormire altrove, e chi è fortunato può assistere allo spettacolo unico del loro basso volo, accompagnato dal potente fruscio delle grandi ali.